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Il mio primo Natale

Oggi ho fatto il Babbo Natale per la prima volta. Francesca ha ormai 4 anni e Maria 2, ma finora non avevamo festeggiato veramente questa festa. Io ho smesso di farlo a 19 anni, in preda a una smania antitutto – anticlericale, antiborghese, antiipocrisia, anti-ciò-che-fanno-tutti. Di sicuro trovavo che fossero…

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Alta letteratura

Ecco, finalmente ho finito un libro. Trattasi di “come sopravvivere… all’ora del vasino”, di Michelle Kennedy. Dico sul serio. Mentre ero al supermercato qualche giorno fa ho visto questo libretto con dei bei disegni. Infatti sto cercando di togliere il pannolino alla mia figlia più piccola, con scarsi risultati, e…

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Eccomi

Non è semplicissimo riprendere a scrivere come se niente fosse. Non è come le altre volte, in cui certamente ero presa da mille impegni che mi allontanavano dal blog, ma niente che mi portasse fuori strada. A dire il vero sono le solite strade, quelle che frequento ora, ma guardate…

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going

foto: mariopischedda La mia non è una vita statica. Oggi ci sono, domani pure oppure no oppure altrove. Le bimbe crescono, le mamme invecchiano. Il lavoro da vigile del fuoco linguistico, tra urgenze e follie auotinflitte. Letture non lette, caos organizzato, erba tagliata al rasoio, appunti impossibili.

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Specchio marielistico pischeddiano

Se vuoi ti parlo più di me, così mi vedi meglio. Mi piacciono le prugne secche, specie se preparate in modo particolare: lasciate una notte in ammollo in vino bianco + zucchero + limone + cannella + chiodi di garofano. Mi piace l’erotismo, gli sguardi, i dettagli minuscoli delle persone,…

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Le italiane

Mi segnala Julio Monteiro Martins: Su questo argomento, sulla vita delle donne italiane oggi, leggete questo brano di “Come ti sei ridotto”, il nuovo libro di Curzio Maltese: (…) Se non mettono al mondo figli, le italiane, è perché non ce la fanno. Quasi tutte ne vorrebbero almeno due, ma…

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Pennichella

Mi chiedo (e mi rispondo pure) se il “riposino” dopo pranzo non sia una prerrogativa maschile. Ho sempre visto mio nonno fare la siesta, anche mio padre (quando poteva). Raramente ho visto mia nonna chiudere un occhio dopo pranzo, mia madre meno ancora. Ma neanche per il resto della giornata,…

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Infanzia e igiene

La primissima infanzia (fino ai 4 anni) l’ho passata in un paesino microscopico sperduto (Santa Cecilia), alle porte dell’Amazonia, in Bolivia. Chiamarla “campagna” sarebbe fuorviante. Era un abitato sorto intorno ad una fabbrica di alcol, che poi ha anche sfruttato le terre per altre cose. Una grande pianura con piantagioni…

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Debolezze

Le debolezze, ahi, sono uno specchio atroce se le guardi con gli occhi nudi. Ho conosciuto un assassino e non dimenticherò mai uno solo dei suoi gesti e dei suoi comportamenti, in fondo così normali. E continua a sorprendermi la leggerezza con cui l’ho giudicato pur di non uscire dalla…

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