Dal recupero di vecchi testi al racconto dei processi in atto e delle nuove scoperte, una sorta di diario di bordo. Il progetto vuole essere un archivio disponibile a chiunque, nello specifico a chi come me cerca di fare chiarezza – soprattutto a chi sta iniziando il percorso: sto costruendo quel punto di riferimento che avrei voluto trovare io all’inizio (e che c’è solo in inglese, da quel che so).
La principale materia prima, all’inizio, sarò io: riprenderò testi scritti da me negli ultimi anni, tra lettere e messaggi, dalla posta elettronica e dai social media, e li pubblicherò con la data originale, in modo da costruire un percorso intelligibile. I testi non saranno ripresi integralmente, saranno scelti i passaggi significativi (altrimenti sarebbe davvero lunga, sono una grafomane!).
Rendo pubblico tutto il mio materiale scritto (e devo lavorare tanto ancora a ritroso) per poterlo classificare e etichettare adeguatamente e creare uno strumento per navigare fra i tag: sarà una specie di linea del tempo in cui man mano che ci si sposta si vedranno i tag maggiormente usati in quel periodo, così che si possa vedere il cambiamento semantico lungo il percorso. Se inizialmente c’era angoscia, ansia, solitudine, rabbia, un po’ alla volta si inseriscono nuove parole che prendono il sopravvento: tenacia, speranza, forza, ecc. Insomma, voglio rendere facilmente visualizzabile il percorso di “guarigione” e il lavoro su di sé.