I miei fantasmi hanno fatto capolino. A dire il vero non sono mai andati via, lo so bene, ma finalmente posso guardarli in faccia senza sentirmi una merda perché sono sempre lì. Oggi l’unico momento positivo è stato il colloquio di lavoro (che deve ancora dare frutti concreti, però), il resto del tempo è stata una continua lotta fra me e me, affinché i fantasmi non prendessero il sopravvento. In più di un’occasione ho rischiato di diventare un black block di me stessa e il prezzo da pagare per la libertà è stato e sarà sempre altissimo.
Mi sono ripresa a fatica da ieri sera, le schegge della consapevolezza mi si sono conficcate ovunque, e molte erano partite da me da quasi due mesi (che volo che hanno fatto!). Mi prendo qualche giorno per mettere un po’ di cose in ordine, sono già abbastanza a fuoco. Ora sono in relativo e precario equilibrio, ma sul freddo e dissociato, forse è proprio una condizione necessaria per poter guardarsi da dentro e da fuori contemporaneamente e avere una visione completa, il più trasparente possibile.