fiume in piena, tra epifanie e chat

window and light

oggi sono impazzita cercando una cosa, a casa mia, che volevo regalare a un’amica. alla fine l’ho trovata, ma nel frattempo sono inciampata in almeno 3 cose che non ricordavo più di possedere

anzi, non ne ricordavo più l’esistenza

e ho pensato alle cose, di solito testi scritti da noi o da altri, che sarebbe meglio non conservare

devo dire che mi ha sorpresa la mia reazione

cioè

non ne sono rimasta turbata

ma ho semplicemente pensato:

questa roba non mi appartiene più

la devo eliminare

in passato sono stata feticista, ho fatto fatica a separarmi dagli oggetti, dai segnaposto che stavano a indicare la presenza passata di qualcosa e soprattutto di qualcuno

sì, poi si cambia

ma le vie del cambiamento sono variegate

e non lineari

e ciò che qualche tempo fa mi faceva sanguinare ora ha un significato diverso, ma soprattutto la mia lettura è radicalmente cambiata

non perché ci sia la voglia di negare o cancellare ciò che è stato

ma perché si smette di avere bisogno di appoggiarsi a qualcosa di esterno

e si comincia, a un certo punto, a camminare sui propri piedi, per quanto all’inizio sia faticoso

è questo a cambiare di più la prospettiva

e soprattutto l’azione

cosa molto diversa dalla semplice reazione

insomma, tra queste e altre cose è stata una giornata davvero intensa e piena di mille giravolte

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